05.10.2021

PAOLO FRESU AL SENATO PER I DIRITTI STREAMING DEGLI ARTISTI

L’impressione è quella che stia passando un treno importante che gli artisti aspettavano da tempo e purtroppo si rischia di vedere questo treno dal fanalino di coda. È la sintesi dell’appello lanciato oggi da Paolo Fresu al Senato, al fianco della collecting ITSRIGHT, nel corso di un’audizione sul tema della Direttiva Copyright.

Paolo Fresu, che da tempo sostiene la campagna internazionale Payperformers per il riconoscimento dei diritti streaming degli artisti, ha ricordato come sia la stessa Direttiva Copyright ad affermare chiaramente che gli artisti hanno diritto a ricevere un compenso adeguato e proporzionato per la loro musica diffusa da parte delle piattaforme.
Attuando la Direttiva Copyright si sanerebbe quell’insensata disparità che vede da un lato i ricavi delle piattaforme on demand e dell’industria discografica crescere grazie allo streaming, dall’altro gli artisti guadagnare poco o nulla per le utilizzazioni delle loro opere.  

Purtroppo le soluzioni proposte fino ad oggi dal Governo non vanno in questa direzione perché troppo generiche. Così tra gli artisti cresce il disappunto anche per l’atteggiamento di una politica che non ha valutato adeguatamente le richieste di una categoria ridotta allo stremo. Le scelte fatte fino ad ora dal Governo che non prevedono concrete e adeguate tutele per la categoria, ha spinto Paolo Fresu e 2000 artisti (nomi come Ligabue, Gianna Nannini, Mario Biondi) ad inviare a Governo e Parlamento un appello.  

Si attende ora una risposta dal Parlamento, che speriamo dia la spinta necessaria a che sia finalmente attuata una riforma che restituisca dignità alla figura dell’artista musicale, riconoscendogli quei diritti, legittimi, di cui godono da tempo i colleghi dell’audiovisivo.

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