09.01.2014

Musica e diritti connessi: il giudice sblocca 20 milioni di euro di compensi per gli artisti. Via libera all'accordo tra Itsright e i discografici.


ll tribunale di Roma tutela gli artisti: respinge il ricorso di Nuovo Imaie e il suo tentativo di boicottare la liberalizzazione del mercato dei diritti connessi. Via libera alla distribuzione dei compensi.

Milano, 9 gennaio 2014 -
 
 Via libera alla distribuzione di 20 milioni di euro di diritti a favore degli artisti. È la decisione del Tribunale di Roma in merito alla vicenda della liberalizzazione dei diritti connessi, tema che negli ultimi mesi è stato al centro di violente polemiche. 

Fallisce così l’ennesimo tentativo di Nuovo Imaie di boicottare il sistema di libera concorrenza nel mercato dei diritti degli artisti, culminato a dicembre con una causa volta a bloccare gli effetti del primo accordo che, di fatto, dà concreta applicazione a quanto stabilito con estrema chiarezza dalla legge sulle liberalizzazioni. Si tratta dell’intesa siglata tra SCF, il consorzio dei discografici (che per legge raccoglie i diritti connessi anche per gli artisti) eITSRIGHT, società che in meno di tre anni dal proprio start up è arrivata a rappresentare circa 900 artisti musicali italiani e stranieri.
 

“La decisione del Tribunale di Roma conferma la piena legittimità dell’accordo stipulato da ITSRIGHT con SCF. Siamo finalmente pronti a dimostrare che la concorrenza è solo a vantaggio degli artisti, distribuendo agli aventi diritto i compensi che Nuovo Imaie ha cercato in tutti i modi di congelare nel tentativo, di fatto, di riaffermare la propria posizione di dominio sul mercato”
commenta Gianluigi Chiodaroli, Presidente di ITSRIGHT.
 

La gestione pubblicistica e monopolistica dei compensi degli artisti è stata definitivamente superata dalla legge nr. 27/2012 e dal relativo decreto attuativo, emanato dal Governo per definire i requisiti richiesti a chi voglia operare in questo mercato. ITSRIGHT ha soddisfatto pienamente tutti quei requisiti, notificandoli per prima alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 L’azione legale promossa da Nuovo Imaie contro SCF e ITSRIGHT rappresenta l’ultimo atto di una vicenda che, fin dall’origine, ha visto Nuovo Imaie impegnato in prima linea nell’ostacolare la liberalizzazione del settore con comportamenti di sleale concorrenza, campagne mediatiche denigratorie volte unicamente ad alimentare caos e, in ultima istanza, facendosi portavoce di proposte che confermano l’incapacità dell’ente di portare contributi costruttivi per il rilancio del settore.

 “Credo che gli artisti, dopo 30 anni di gestione disastrosa dei loro compensi da parte di Imaie, ne abbiano veramente abbastanza. Ci siamo assunti l’impegno di cambiare le cose e abbiamo ottenuto una legge che rende liberi gli artisti di scegliere e giudicare. Ora si tratta di far rispettare questa legge, di lavorare seriamente gestendo in maniera professionale e trasparente i compensi per i diritti connessi. È questo che gli artisti si aspettano dagli intermediari di diritti”, conclude Chiodaroli.

Vai all'Ordinanza del Tribunale di Roma.

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