Il caso
La
questione nasce da una lite tra SGAE, collecting
spagnola che tutela i titolari di diritti di proprietà intellettuale, e
Padawan, società che commercializza cd, dvd e mp3, e riguarda il compenso per
copia privata che la prima chiede alla seconda di pagare sui propri supporti di
riproduzione.
Rispondendo
ai quesiti sollevati dal giudice spagnolo, la Corte di Giustizia dà importanti indicazioni
sul “sistema della copia privata” nell’Unione Europea.
La decisione della Corte di Giustizia
Risolvendo
una prima questione, la Corte esplicita che la nozione di compenso per copia
privata prevista dall’art. 5, n. 2 lett. b) della Direttiva 2001/29/CE è
autonoma nel diritto dell’UE e deve essere interpretata in modo uniforme in
tutti gli Stati membri (che restano liberi di determinare forma, modalità di
finanziamento e di prelievo, entità del compenso).
Secondariamente,
si ricorda che l’equo compenso è la “contropartita
del pregiudizio subito dall’autore” per la riproduzione non autorizzata
della sua opera a fini privati, pregiudizio che deve essere indennizzato. In
linea teorica, l’indennizzo dovrebbe essere pagato dall’utente finale che
realizza la copia privata; considerate le difficoltà pratiche di individuare i
singoli utenti, tuttavia, è lecito che gli Stati esigano il compenso dai
produttori o importatori degli apparecchi/supporti di riproduzione.
Verosimilmente, infatti, tali soggetti riflettono il compenso pagato sul prezzo
del prodotto pagato dall’utente finale.
Questo
meccanismo garantisce il “giusto
equilibrio” tra i soggetti interessati (titolari dei diritti e soggetti
obbligati al pagamento).
Infine,
la Corte precisa che la Direttiva 2001/29/CE non consente un prelievo
per copia privata indiscriminato, non potendosi applicare il compenso agli
apparecchi/supporti di riproduzione messi a disposizione di utenti non privati
(ossia professionali) e “manifestamente
riservati ad usi diversi dalla realizzazione di copie ad uso privato”.
Perché questa sentenza è importante?
Con
questa sentenza, la Corte di Giustizia disegna con chiarezza i confini del
concetto di copia privata nell’Unione
Europea, la cui interpretazione deve essere uniforme in tutti gli Stati UE.
Particolarmente
importanti sono anche le riflessioni dei giudici sulla esenzione dalla copia
privata per i c.d. usi professionali, tema attuale anche nella giurisprudenza
italiana.